«CMI ci permetterà di ampliare il canale di dialogo diretto con gli impiantisti»

Anche Assopompe, l’Associazione italiana produttori di pompe, come spiega il Responsabile Associativo Ing. Andrea Pasquini, collaborerà al nuovo progetto editoriale con CMI - Costruzione e Manutenzione Impianti

  • Marzo 5, 2021
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  • Andrea Pasquini, Responsabile Associativo di Assopompe - Associazione italiana produttori di pompe
    Andrea Pasquini, Responsabile Associativo di Assopompe - Associazione italiana produttori di pompe

Non è voluta mancare all’appello anche Assopompe, l’Associazione italiana produttori di pompe, che, come ci spiega il Responsabile Associativo Ing. Andrea Pasquini, collaborerà al nuovo progetto editoriale con CMI - Costruzione e Manutenzione Impianti, la rivista edita da TIMGlobal Media.

 

Cos’è Assopompe e di cosa si occupa?

Assopompe è l’associazione Italiana dei costruttori pompe, un settore molto importante che in Italia genera un fatturato di circa 2 miliardi di euro e che è estremamente votato all’export (vanta infatti una quota che si aggira intorno al 75%).

Assopompe si propone di informare i soci sugli sviluppi del mercato, rappresentare gli interessi dei costruttori ai tavoli istituzionali, promuovere l'aggregazione di risorse e competenze, divulgare conoscenze utili a sostenere la vitalità tecnologica e industriale di un settore importante della nostra economia.

Quali aziende fanno parte dell’Associazione e a quali settori fanno riferimento?

Assopompe a oggi conta 56 aziende associate, tutte produttrici di differenti tipologie di pompe, da quelle centrifughe a quelle volumetriche, ideali per qualsiasi tipo di applicazione: per acque chiare, acque di scarico, liquidi industriali di diverso tipo, fino ad arrivare alle applicazioni del settore Oil&Gas.

Oltre ai costruttori di pompe, che sono soci ordinari, abbiamo introdotto da diverso tempo la figura del socio aggregato per dare la possibilità a società specializzate, non produttrici di pompe ma particolarmente legate al settore, di partecipare concretamente alla vita associativa.

Quali progetti Assopompe intende sviluppare per il futuro?

Credo che, in definitiva, i progetti per il futuro si possano riassumere in due grandi filoni di attività sulle quali l’Associazione si sta concentrando e continuerà a farlo anche nei prossimi mesi.

Il primo filone è quello della sostenibilità e dell’efficientamento energetico.
Il settore è da anni uno di quelli sui quali la Commissione Europea ha concentrato gli sforzi legislativi volti a raggiungere i macro-obiettivi di riduzione delle emissioni. Sono da tempo in vigore regolamenti sulla progettazione ecocompatibile di diverse tipologie di pompe che vanno di fatto a definire degli standard minimi di efficienza da rispettare per poter immettere il prodotto sul mercato. In questo caso il ruolo di Assopompe è duplice:

  • in primis fungere da partner tecnico della Commissione affinché vengano sviluppate normative che siano sia efficaci nel raggiungere gli importanti obiettivi che il legislatore si prefigge ma che allo stesso tempo siano sostenibili per le imprese;
  • in secondo luogo, promuovere l’utilizzo di sistemi di pompaggio efficienti negli impianti.
    Per raggiungere questo obiettivo Assopompe, per esempio, ha ideato un ciclo di seminari a beneficio dei gestori delle reti idriche.

Il secondo filone è quello della digitalizzazione e dell’automazione.
È chiaro che si va sempre più nella direzione dell’automazione delle reti e degli impianti e questo lo vediamo anche nei piani di politica industriale che le istituzioni sia nazionali sia europee intendono attuare in risposta alla crisi generata dalla pandemia da Covid-19. In questo caso, il ruolo dell’Associazione è quello di accompagnare le imprese in questa “rivoluzione” tenendo presente che il settore italiano, già per sua vocazione, è tradizionalmente votato all’innovazione tecnologica.

Per quale motivo Assopompe ha deciso di collaborare con CMI e quali sono le aspettative rispetto a questa collaborazione?

Abbiamo parlato prima di efficientamento energetico e di automazione. È chiaro che in questo processo installatori e manutentori giocano un ruolo cruciale. I costruttori stanno investendo molto sull’innovazione dei prodotti, sul risparmio energetico, sulla digitalizzazione, sulla manutenzione predittiva ecc. È evidente che aprire un canale di dialogo diretto, come può essere quello rappresentato dalla rivista CMI, ci permette di diffondere le nostre conoscenze e avere impiantisti al passo con i tempi in grado di installare e gestire soluzioni sempre più innovative.

Maria Bonaria Mereu 

m.mereu@tim-europe.com