Wearable per la telemedicina

Progettato per l’osservazione costante dei parametri vitali nei pazienti curabili a distanza, utile nei casi di contagio da Covid-19, questo dispositivo indossabile di Partitalia è ideale anche per il monitoraggio del lavoro dipendente da casa

  • Vita effettua una tele-diagnostica remota dei parametri vitali unita alla localizzazione certificata
    Vita effettua una tele-diagnostica remota dei parametri vitali unita alla localizzazione certificata

PARTITALIA e SensorID hanno sviluppato i due dispositivi indossabili “Close-to-me” e “Vita”, per salvaguardare il più possibile la sicurezza delle persone la cui salute è particolarmente a rischio in questo periodo in cui non si sa con certezza quando finirà la pandemia da Covid-19.

Wearable per l’osservazione costante dei parametri vitali nei pazienti curabili tramite telemedicina

In particolare, il dispositivo indossabile “Vita” è progettato per l’osservazione costante dei parametri vitali nei pazienti curabili tramite telemedicina, in tutti i casi in cui si ritiene indispensabile evidenziare un possibile contagio.

Dispositivo indossabile con sensori che rilevano anche la saturazione dell’ossigeno, un parametro fondamentale per il Covid-19

A livello tecnologico, al progetto “Vita” è applicata la nuova frontiera delle telecomunicazioni NBIoT, che permette di rendere semplice la comunicazione tra gli oggetti. Altra caratteristica molto importante è la maggiore efficienza della batteria che dura, infatti, oltre due settimane. In aggiunta, ciò che lo rende uno strumento in prima linea per la salute sono i sensori che rilevano: il battito cardiaco, la saturazione dell’ossigeno - parametro fondamentale per il Covid-19 -, la temperatura superficiale corporea e l’elettrocardiogramma.

Wearable per il controllo a distanza dei pazienti dimessi dagli ospedali e dei lavoratori da casa

Grazie a queste caratteristiche, oltre che per la telemedicina dei pazienti lungodegenti, il wearable può essere utilizzato anche per il monitoraggio del lavoro dipendente in solitaria. Quindi, ai tempi del Coronavirus, il dispositivo si rivela utile per i pazienti dimessi dagli ospedali, sottoposti a controllo a distanza, ma anche in tutti gli altri casi di monitoraggio a distanza. Il dispositivo, che sarà sottoposto a un’attenta sperimentazione clinica, verrà certificato come medical device a settembre 2020.